Parte SPID, il progetto di identità digitale
Parte SPID, il progetto di identità digitale
24 Marzo 2016 Nessun commento su Parte SPID, il progetto di identità digitaleAnche in Italia l’identità digitale è realtà. Si tratta di una vera e propria svolta nell’ambito dei servizi pubblici e privati. L’avvio è stato determinato dal progetto SPID, Sistema pubblico per l’identità digitale, partito il 15 marzo.
A ciascun cittadino sarà associato un pin unico, simile al codice fiscale, utile per interfacciarsi con enti, amministrazioni e uffici pubblici attraverso i propri dispositivi mobili, direttamente online.
Questa novità farà da collante tra i cittadini e gli enti pubblici, rendendo, inoltre, più veloci le pratiche e le procedure che riguardano il lavoro quotidiano dei professionisti. Tramite SPID sarà possibile accedere a circa 600 servizi. Tra questi, gli sportelli telematici di Imu, Tari, Tasi, modello 730 e certificazione Isee. Inoltre, i liberi professionisti e le partite IVA potranno accedere rapidamente a certificazioni, documentazioni, informative, modulistiche e contratti senza il ricorso a pratiche cartacee, grazie al proprio codice di identità digitale. Lo SPID avrà 3 livelli di sicurezza garantendo la protezione dei dati sensibili registrati e ripostati.
Il progetto di identità digitale sarà attuato completamente in circa due anni, considerando la mole importante di dati. Nonostante ciò, varie amministrazioni hanno fin da subito risposto in maniera positiva a questo cambiamento, adeguandosi immediatamente. L’elenco completo è il seguente: Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte e Regione Umbria. Inoltre, ad esse si aggiungono Tim, Poste e Infocert in qualità di identity provider, tutti enti che, grazie alle identità digitali, consentono, sin da ora, l’accesso a svariati servizi on line.
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