È ancora caldo il tema ddl concorrenza, sia nelle aule parlamentari che negli studi notarili. Torna a lavoro il Senato successivamente alla pausa dettata dalle tanto criticate liberalizzazioni avvenuta nei mesi scorsi. In seguito alle previsioni del 22 giugno a Palazzo Madama, sono emerse nuove misure che meritano un approfondimento.

Il tema della territorialità è il primo ad aver subito maggiori precisazioni. I notai avranno la possibilità di aprire un unico ufficio secondario nel territorio della regione in cui hanno già sede. Con le medesime modalità sarà possibile associarsi con altri notai. Inoltre, sempre in tema di competenza regionale, si afferma un nuovo principio che permette al notaio di esercitare il suo ministero all’interno di tutto il distretto di Corte d’Appello comprendente più regioni (questo caso specifico si riferisce alla Corte d’Appello di Torino, che contiene Piemonte e Valle d’Aosta)

Inoltre, altra previsione importante, il ddl sostiene che le nomine per i notai avverranno in luoghi con un numero di 5000 abitanti, diversamente dai 7000 previsti precedentemente. Le assegnazioni non dovranno più tener conto delle norme, ad oggi ancora vigenti, che impongono un volume di affari locali e un reddito minimi.

Il ddl concorrenza prevederà, infine, la possibilità di Redigere l’atto costitutivo della s.r.l.s. (società a responsabilità limitata semplificate) per atto pubblico oppure per scrittura privata, tema che sarà successivamente approfondito.