Semplificazione e ottimizzazione: queste le linee guida e i vantaggi della novità introdotta dall’Anagrafe nazionale. L’ Agid (l’Agenzia per l’Italia digitale) ha, infatti, dichiarato che presto sarà possibile rivolgersi ad ogni comune, indipendentemente dalla residenza, per ottenere un certificato anagrafico. Si costituirà quindi una banca dati unica per tutto il territorio nazionale che andrà a sostituire gli oltre 8mila anagrafi comunali attualmente esistenti. La novità è prevista da un processo di più ampia portata, ossia dall’ istituzione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Un processo che dovrebbe garantire lo snellimento dei procedimenti burocratici attuali permettendo il rilascio di certificati anagrafici in qualsiasi comune di Italia e, ancora, eliminando la necessità, per i cittadini, di dover effettuare la cancellazione o iscrizione in caso di trasferimento della residenza in un altro comune o all’estero. Non solo, il progetto comporta anche l’informatizzazione dei registri di stato civile, l’inclusione della condizione dei soggetti senza fissa dimora e gli estremi del documento di soggiorno per gli stranieri. Una più rapida, efficiente e meno macchinosa comunicazione tra le diverse amministrazioni è, quindi, fine ultimo del progetto che partirà a fine anno. Si comincia con la sperimentazione entro il 2015 con i due comuni pilota, per diventare poi 26 ad inizio 2016. Con l’ANPR si realizza, quindi, un’unica banca dati con le informazioni anagrafiche della popolazione residente a cui faranno riferimento non solo i Comuni, ma l’intera Pubblica amministrazione e tutti coloro che sono interessati ai dati anagrafici, in particolare i gestori di pubblici servizi.